L’era della comunicazione clonata? Tranquilli ci pensa il giurì!

Ieri guardando alla TV una pubblicità di Emmelunga me ne sono accorto….

Stile pulito, prezzi grandi, giallo e celeste……mah forse mi ricorda qualcun’altro!

Guarda caso quel qualcun’altro è un loro concorrente e non un brand qualsiasi…trattasi dei mitici svedesi di Ikea.

Lo screenshot del loro sito conferma la loro filosofia nel comunicare copiando….

Il clone

L’originale

Non credo sia una strategia che possa pagare, in più è anche vietato!!

Questo fatto mi ha ricordato un altro caso simile che avevo notato poco tempo fa.

Valleverde, azienda calzaturiera rimininese, pubblicizzava sui giornali la sua scarpa “Aria condizionata” – utilizzando i colori ed il concetto del vapore che esce dalla suola  candidandosi come clone ufficiale delle più famose “scarpe che respirano”,  le Geox.

Andando a cercare l’immagine dell’ADV incriminata (peraltro forse introvabile) mi sono imbattuto in una bella sentenza del giurì dell’istituto dell’autodisciplica pubblicitaria che condanna Valleverde a ritirate la pubblicità.

Occhio cari scienziati dell’Emmelunga, presto potrebbe toccare a voi!!! 😉

3 Risposte to “L’era della comunicazione clonata? Tranquilli ci pensa il giurì!”

  1. pondga Says:

    uhm. il trucco c’è. ma non so se abbastanza per vincere in tribunale..
    il giallo e l’azzurro, dopotutto, non sono coperti da diritti d’autore. O no?

  2. kbiba Says:

    si potrebbe giocare sul filo di lana ma alla fine si salverebbero (Emmelunga).

    ….ma una strategia del genere paga alla fine?
    Vale la pena di rischiare una sentenza del giurì per diventare dei cloni di qualcun’altro? Io credo di no!!

  3. Stefano Says:

    facciamoci un giro in ognuno dei punti vendita. siamo sicuri che, nonostante vendano mobili entrambe, siano concorrenti? nella concorrenza di mercato entra in gioco anche il target di riferimento.
    poi documentiamoci un attimo anche sulla storia: ikea è arrivata in italia nel 1989, prima chi la conosceva?

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